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ROMA 2024 |
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3 - 13 MAGGIO 2024 |
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Il ricordo di un magnifico viaggio di ~1750 km, da Locarno a Roma e ritorno, suddiviviso in 11 tappe. |
Protagonisti Bruno, Gabri, Fiorenzo e Paolo. |
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Venerdì 3 maggio, dopo giorni di brutto tempo e continui rinvii, finalmente un po' di sole e si può partire. |
A causa dei continui rinvii, i giorni per completare i viaggio si riducono a 11 (inderogabili impegni di un partecipante dopo il 13 maggio) |
Ciò significa avere a disposizione solo 11 tappe per completare l'intero percorso, una media di ben 160 km al giorno. |
Si parte quindi con la consapevolezza che un inconveniente (condizioni meteo avverse, incidenti meccanici, problemi fisici) potrebbe impedire il completamento dell'intero percorso. |
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Fino a Como si percorrono strade conosciute e moderatamente trafficate, poi si va alla scoperta di nuove, caratterizzate, purtroppo, da un traffico infernale. |
Una prima tappa quindi mentalmente molto logorante. Per fortuna, la magnifica struttura alberghiera immersa nel verde e l'ottima cena hanno permesso un rapido recupero. |
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La tappa più lunga dell'intero viaggio, oltre 200 km per raggiungere Ferrara dalla Franciacorta. |
La prima parte caratterizzata da diversi mangia e bevi su belle strade poco trafficate, tranne ovviamente il caotico attraversamento di Brescia. |
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Al momento della pianificazione del viaggio, si era fatta la precisa scelta di passare dal centro di alcune città dell'Italia centro-settentrionale, |
si era quindi perfettamente coscienti che nell'avvicinamento, l'attraversamento e l'allontamento dai centri urbani ci si sarebbe imbattuti nei problemi di traffico. |
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Superate le dolci colline a sud del lago di Garda, si entra nel cuore della Pianura Padana e si pedala in condizioni ottimali lungo le magnifiche piste ciclabili del Mincio e del Po. |
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L'attraversamento del centro di Mantova (sopra il Palazzo Ducale) ... |
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... e l'arrivo nella magnifica piazza centrale di Ferrara |
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Fino a Ravenna si percorre ancora un lungo tratto pianeggiante dove si pedala in modo piacevole. |
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Poi, fino a Cervia, si è costretti a percorrere una strada a scorrimento veloce trafficatissima: è domenica, la giornata è splendidamente soleggiata e calda, molti Ravennati si spostano verso il litorale. |
Arrivati a Cesenatico, si inizia a salire dolcemente per intraprendere l'attraversamento degli Appenini, il paesaggio cambia radicalmente. |
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Superati gli Appennini dal Valico di Viamaggio, si prospetta l'intero attraversamento dell'Umbria. |
Inizialmente si pedala in un territorio che non presenta particolari attrazioni, ma saliti a Perugia si rimane incantati dallo splendore della città. |
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Terminata la visita di Perugia, si riprende il viaggio per raggiunge il bellissimo borgo di Bevagna dove si pernotta. |
Si viaggia in autonomia (senza supporto automobilistico), il bagaglio è ridotto al minimo indispensbile per evitare di trasportare pesi eccessivi, quindi ogni sera è necessario fare il bucato. |
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Peso della sacca sotto la sella 4 kg |
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Un continuo su e giù per raggiungere finalmente Roma alla fine della quinta tappa. Molto bella la ciclabile lungo il Tevere che permette di raggiungere il centro della metropoli in modo estremamente sicuro. |
A pochi metri dall'imbocco della ciclabile la prima foratura. |
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Si pernotta nel quartiere del Foro Italico (nord della città), il centro di Roma non è ancora stato raggiunto, ma si festeggia ugualmente e, |
in un clima di euforia, si decide la meta del prossimo viaggio: Istanbul. |
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Si riprende la comoda ciclabile e in un attimo si arriva nel centro di Roma dove si piomba nel caos (traffico impressionante, sanpietrini, cantieri). |
Seguendo fedelmente il tracciato sul Garmin, si passa dai Fori Imperiali, Colosseo, Circo Massimo e Terme di Caracalla ed infine San Pietro. |
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Da San Pietro in un attimo si raggiunge l'inizio della salita al Monte Mario dove, quasi per miracolo, il caos della metropoli svanisce e si inizia a pedalare con altro spirito. |
Fino ad Acquapendente sarà un continuo su e giù. |
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Incantevole lo scenario delle colline toscane che fanno da sfondo alla tappa che porta a Poggibonsi, colline che mettono però a dura prova le gambe di chi pedala. |
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Incantevoli anche i centri abitati attraversati come Pienza, |
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o la famosissima Siena con la sua stupenda Piazza del Campo |
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Ad una ventina di km da Siena, nei pressi di Asciano, mentre si affronta l'ennesima salitella, sorprendentemente e in modo assolutamente casuale si incontrano 4 altri Phoenix. |
Per il ponte dell'Ascensione, Mattia, Lorenzo, Leonardo e Lilo avevano deciso di effettuare un soggiorno enogastrociclistico nella regione del Chianti e quel giorno stavano pedalando |
in direzione di Rapolano Terme per assistere l'arrivo della sesta tappa del Giro d'Italia. |
Pernottando a pochi chilometri di distanza, ci si accorda per cenare assieme. Si passerà una gradevolissima serata in allegria. |
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La tappa si sarebbe dovuta concludere in cima all'Abetone, ma l'ennesima foratura di Fiorenzo sul San Baronto (salita battutissima dai ciclisti della regione di Pistoia), |
costringe i 4 partecipanti ad un'imprevista sosta presso un negozio di bici di Pistoia per risolvere definitivamente il problema. |
l tempo perso per la riparazione, le tossine della serata precedente in compagnia e i continui sali e scendi delle 3 tappe precedenti "consigliano" un fine tappa anticipato a San Marcello Pistoiese. |
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Uno scorcio della bella piazza di Pistoia |
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Con lo scollinamento sull'Abetone si riattraversano gli Appenini e, dopo una lunghissima discesa, intervallata da numerose contropendenze, si raggiunge la Pianura Padana. |
Ormai non rimane che tanta pianura per concludere il viaggio. |
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Piacevole la prima parte della tappa nei Colli piacentini, più banale il tratto da Carpaneto a Pavia. |
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Piacenza già in fermento per l'imminente partenza della terza tappa del Tour 2024. |
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A passeggio per Pavia, sede dell'ultimo pernottamento, la magnifica avventura ciclistica volge ormai al termice. |
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Si ritorna a casa, dapprima percorrendo la magnifica ciclabile lungo i navigli tra Pavia e Sesto Calende e poi percorrendo le strade straconosciute attorno al lago Maggiore. |
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Passato Turbigo, avviene l'incontro con gli amici di Laveno (Angelo, Lino e Marco), che, nonostante la pioggia, sono partiti la mattina presto per andare incontro ai 4. |
Un gesto di profonda amicizia che rimarrà indelebile nei cuori di Fiorenzo, Gabri, Bruno e Paolo. |
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Fermata pranzo a Lesa. |
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Ad Intra, gli amici di Laveno lasciano la compagnia (rientro a domicilio via traghetto), mentre ai 4 non rimangono che pochissime decine di chilometri per concludere il tutto. |
Arrivati ad Ascona, ci si saluta con un sentimento di grandissima soddisfazione, ma anche con un velo di nostalgia, ci si lascia dopo avere avere trascorso 11 magnifici giorni |
in grande amicizia e con grande spirito di solidarietà. |
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