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GIRO DELLE DOLOMITI |
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29 giugno - 6 luglio 2013 |
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Da Bormio a Bormio in 8 tappe scalando 30 passi dolomitici : è questo il programma della settimana in bici 2013 per il Grüpp Alégar. |
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Prima tappa: Bormio-Valtina, 128km |
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Alla partenza il cielo non promette nulla di buono e, infatti, gli ultimi km dello Stelvio sono affrontati sotto un misto di acqua e neve e con una temperatura che mette alla prova fin da subito il Gruppo. |
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Scalata la leggendaria Cima Coppi, si affronta la discesa verso Merano pedalando su piste ciclabili che attraversano meleti circondati da una calma surreale. La tappa, con arrivo a Valtina, prevede un’altra salita che, seppur breve, farà selezione fin dalle prime rampe. |
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Tappa 2: Valtina-Valdaora, 125 km |
Partenza in salita per la seconda tappa, che prevede la scalata del Passo Giovo, del Passo delle Erbe e del Passo Furcia. |
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Ultimi preparativi prima della partenza, con il D.S. che studia le carte della giornata.
Il freddo ha caratterizzato la prima ascesa di giornata, fino ai 2094 m/slm del Giovo... |
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... mentre il gran caldo ha reso ancora più dura la salita del Passo delle Erbe, variante decisa a pranzo su consiglio del D.S. Bruno, pronto comunque ad incitare da bordo strada i compagni di pedalate. |
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La gran fatica è stata ricompensata da una vista stupenda.
Ultima salita di giornata il Passo Furcia, una delle tante salite dolomitiche rese celebri dal Giro d’Italia. |
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Tappa 3: Valdaora-Canazei, 126km
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Tappa impegnativa con un crescendo di difficoltà: Lago di Misurina, Passo Tre Croci, l’ostico Giau e la terribile Marmolada! |
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Il lago di Misurina e, sullo sfondo, le Tre Cime di Lavaredo. |
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Il “dente” del Passo Tre Croci, prima dell’arrivo a Cortina e dell’ascesa al Passo Giau. |
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Ultima fatica di giornata: il Passo Fedaia, meglio noto come Marmolada, che in più occasioni è stata lo scenario di imprese al Giro d’Italia. |
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La gioia di Daniel, che con un allungo prima del durissimo rettilineo di Malga Ciapela ha staccato il gruppo ed è giunto in solitaria sul Fedaia! |
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Tappa 4: Canazei-Castello Tesino, 126km
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Tappa mossa, con salite poco conosciute ma non per questo meno impegnative. |
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Dopo aver risolto alcuni problemi meccanici e aver sostenuto attività commerciali di Canazei, il guppo
è partito alla volta di Moena per affrontare il Passo San Pellegrino e imboccare, a metà discesa, il bivio per il Passo Valles.
Prima di pranzo altra salita: il Passo Rolle, unico passo ad essere affrontato dai due versanti. |
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Qualche nuvola sullo sfondo sembra indicare un cambiamento meteorologico e, infatti, il gruppo ha appena
il tempo di fermarsi a pranzo prima che un acquazzone si abbatte sulla zona.
Cessata la pioggia e riempite le pance, il gruppo è ripartito alla volta di Imer e del Gobbera, breve asperità prima di una piacevole scoperta: il Passo Brocon, una salita lunga ma poco trafficata e quasi completamente in ombra. |
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Ormai rimangono solo alcuni km di discesaper arrivare all'albergo! |
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Tappa 5: Castello Tesino - Fié allo Sciliar, 130 km |
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Tappa estenuante. Dopo un inizio in discesa, il gruppo ha affrontato la lunghissima salita del Passo Manghen, più di 20 km di salita per arrivare a quota 2047 m/slm. |
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Ale, Guli e Daniel nella parte finale della salita. |
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La vista dalla cima del Passo Manghen.
Dopo la lunga discesa, finalmente il pranzo a Cavalese dove un generosissimo Harry si è distinto nel servizio ai tavoli!
La salita del Passo Lavazé inizia di fianco al ristorante e fin dal pranzo si sente aria di grande impresa. E infatti, dopo qualche pedalata per riprendere il ritmo, con uno scatto improvviso Lilo sorprende il gruppo e va all’attacco. |
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Lilo in fuga. Dietro Guido scandisce il ritmo ma ormai les jeux sont faits! |
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La soddisfazione di Lilo per la fuga portata a termine... |
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e la mestizia dei battuti, qui immortalati durante una sosta per scegliere il percorso migliore per arrivare a Fiè allo Sciliar.
Dopo lunga discussione, il percorso scelto è stato, forse, il più breve ma non certo il più agevole... |
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Tappa 6: Fié allo Sciliar-Voltago Agordino, 131km
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Giornata impegnativa, con quasi 4000 metri di dislivello e l’ascesa di alcuni tra i passi più conosciuti delle Dolomiti: Sella, Pordoi e Duran. |
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Il paesaggio dalla cima del Passo Sella. |
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Il gruppo sul Pordoi |
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Dopo la pausa pranzo il gruppo si è separato. Una parte ha raggiunto direttamente Voltago Agordino, mentre Daniel, Paolo, Tarci, Lilo e Dino hanno portato a termine la tappa seguendo il percordo prestabilito, passando per Forcella Staulanza e affrontando il Passo Duran da Dont. |
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Tappa 7: Voltago Agordino-Passo Mendola, 130km
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Penultima tappa caratterizzata dal gran caldo e dall’afa, soprattutto nella regione di Bolzano e durante la salita del Passo della Mendola. |
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Penultima tappa caratterizzata dal gran caldo e dall’afa, soprattutto nella regione di Bolzano e durante la salita del Passo della Mendola. |
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Ultima asperità dì giornata, il Passo della Mendola, è stato preceduto dal Passo S. Lugano, sul quale il gruppo si è spaccato... |
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Ricongiuntosi nella discesa verso Ora, il gruppo ha affrontato ad andatura molto sostenuta i primi km della salita finché il gran caldo e l’afa hanno avuto il sopravvento e metà gruppo ha deciso di rifiatare seduto al fresco di una gelateria... |
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Portata a termine la tappa, Bruno ha deciso di controllare bene raggi e “giöoc da mez” per evitare fastidiosi problemi meccanici nell’ultima tappa... |
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Tappa 8: Passo Mendola-Bormio, 124km
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Ultima tappa, con il gran finale: il Passo Gavia da Ponte di Legno. |
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Partenza in discesa e fuga di Daniel, che stacca il gruppo e arriva con ampio anticipo sul GPM del Tonale. |
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Il Passo Gavia, degna conclusione di una bellissima settimana di cui ricorderemo la fatica, i paesaggi stupendi ma soprattutto la buona compagnia!
Un grazie particolare a Paolo e Tarci per aver organizzato la settimana, ad Harry per aver messo a disposizione l’ammiraglia e a tutti coloro che a turno l’hanno guidata, rendendo così possibilie la riuscita di questo giro! |
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Il giro in sintesi |
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